Le erbe spontanee sono potenti: quasi tutte hanno effetti terapeutici e spesso sono ottime anche in cucina.
Riconoscere un’erba spontanea
Come ripeto sempre nei nostri corsi, riconoscere le erbe non è mai un fatto di memoria o di conoscenza botanica. E’ una questione di istinto, di esperienza vissuta, quasi di simpatia.
Della decina di piante che ti mostrerò durante una passeggiata di riconoscimento (mantengo un numero basso per non sovraffollare la mente), ricorderai quelle che per te hanno qualcosa di speciale. E anche se le vorresti conoscere e dominare tutte, solo quelle che per te hanno davvero senso “ti rimarranno addosso”.
Una pianta immediatamente utile, che di solito non fatica ad essere ricordata: la Piantaggine, da queste parti chiamata anche Cinquina o Cincnerv, perché la foglia ha 5 nervature parallele che la rendono facilmente riconoscibile.
La trovi nei punti più secchi e assolati di un terreno.
Al Peromelo si trova spontanea in due forme, maggiore e lanceolata.
Come tutte le piante, la Piantaggine ha millemila effetti ed è completamente inutile che te li elenchi tutti.
Dato l’avvicinarsi dell’estate, però, ti racconto di uno dei motivi per cui per me è indispensabile: è un rimedio immediato e sicuro per far passare il prurito da puntura di zanzara (maledette!) o di Ortica.
Per utilizzarla prendi una foglia, meglio al centro della pianta, meglio giovane (più piccola, meno secca), spezzettala, fai una poltiglia e strofinala forte sulla pelle irritata. Per avere la sicurezza che stia facendo effetto, controlla che la pelle si colori di verde (ma se ne va subito, non è un vero colorante). L’irritazione passa in pochi secondi.
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