Sono stata un anno in Peru con il servizio civile internazionale e ho imparato davvero tantissimo dalle persone che ho incontrato.
Ho pensato, così, di condividere con te le semplici – ma nel loro piccolo potenti – tecniche che ho scoperto.
1. Cibo per tutti, senza le istituzioni
Nel novembre 2016, in un piccolo terreno sabbioso abbandonato a sud di Lima, abbiamo creato il bio-huerto, un orto da usare come approvvigionamento del Comedor, la mensa popolare, che aveva di fronte.
Il nostro progetto era ispirato all’orto comunale e comunitario che non è gestito dall’amministrazione, ma creato dal basso, dai cittadini del quartiere.
2. Decotti come antiparassitari
Per allontanare i parassiti usavamo il decotto di cenere (del caminetto o di tabacco) e il decotto delle foglie del Molle (Schinus Molle, quello che qui chiamiamo Albero del pepe rosa o Falso pepe).
Dopo aver preparato il decotto, fai raffreddare e spruzza sulla pianta e sul terreno anche una volta al giorno.
La differenza tra i periodi in cui andavamo più di una volta a settimana e quelli in cui no, era evidente.
3. Compost a strati alternati
La loro versione di compost prevede di utilizzare letame e scarti di verdure insieme, posti in strati alternati.
In questo modo si evita che si creino insetti nocivi nel compost ed ha un grande impatto positivo poi nell’applicazione.
Questo compost riposa un mese, prima di essere utilizzato nei campi.
4. Lomas e un modo ingegnoso di conservare l’acqua
Nel territorio desertico di Lima, accanto alle colline completamente spoglie puoi vedere terreni di alcuni ettari, con microclimi a sé stanti, in cui è presente una folta vegetazione spontanea di piante endemiche che crescono solo in queste condizioni particolarissime!
Si creano così paesaggi molto suggestivi chiamati Lomas.
Per sfruttare a pieno questa sorta di miracolo climatico, i peruviani usano degli “acchiappaumidità”: reti su cui si accumulano le goccioline d’acqua dell’umidità atmosferica che poi vengono raccolte in contenitori alla base.
Quest’acqua poi viene usata per irrigare e risparmiare le preziose riserve d’acqua.
5. Attenzione nella scelta degli alimenti
Purtroppo i peruviani stanno perdendo la tradizione culinaria indigena.
Tra le altre cose, usano sempre meno Quinoa perchè costa troppo (per colpa nostra che la importiamo e ne facciamo aumentare il prezzo) e sempre più patate e riso, impoverendo molto la loro alimentazione.
Al mercato, ogni banco vende un solo genere alimentare, lì la ‘signora delle verdure’ per la zuppa di carne ti consiglierà la Hierba Buena (Mentha Spicata, la menta dei nostri Mojitos) non solo perchè è nella loro tradizione culinaria, ma anche perchè sa che aiuta la digestione della carne.
Allo stesso modo potrebbe consigliarti di usare lo zenzero nella zuppa di verdure e cereali.
(Una traccia di questo stesso discorso nella nostra alimentazione è l’uso del rosmarino nella pasta e fagioli: se pensi che si usi perchè “ci sta bene” ed è una questione di sapore, sappi che questa usanza ha origini antiche ed è basata sull’azione di inibizione che il rosmarino ha sulla germinazione del fagiolo nel nostro intestino)
6. Le materie prime al posto dei prodotti trasformati
Per la propria alimentazione, le persone sfruttano le materie prime molto più di quanto si faccia da noi.
Nelle bancarelle del mercato trovi spesso queste materie prime sfuse e che stimolano creatività e autoproduzione.
Ad esempio, l’uso dei latti vegetali fatti in casa è all’ordine del giorno: i più usati sono latte di sesamo, mandorle, cocco, noci, anacardi e soia.
Per la facile reperibilità delle mandorle in Italia, riporto qui la ricetta del Latte di mandorle (per una persona):
– metti in ammollo tutta la notte 2 cucchiaiate di mandorle in un bicchiere d’acqua
– la mattina dopo filtra con un colino, aggiungi 1 tazza di acqua calda o fredda (a seconda della temperatura del latte che preferisci) e frulla tutto per 2 minuti
– aggiungi meno di un pizzico di sale fino – quello marino sarebbe l’ideale – per stabilizzare e conservare. Poi consumalo entro 2 giorni
– a seconda dei gusti sulla consistenza è possibile filtrarlo di nuovo con un tessuto (ad esempio, un canovaccio pulito)
– dolcifica a piacere, in Peru usano la Chancaca, un mattoncino di succo di canna essiccato
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