Contesto Ambientale
Ambienti vegetali di riferimento del Giardino del Peromelo
Il paesaggio agrario delle colline Pescaresi
CONTESTO GEOGRAFICO: ad est delle catene del Gran Sasso e della Majella, a quote che variano dai 500 metri fino al livello del mare
CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOMORFOLOGICHE: colline argillose plioceniche erose dalle morfologie fluviali e pianure alluvionali
SISTEMA INSEDIATIVO: al sistema accentrato medioevale si affianca quello sparso di origine novecentesca
SISTEMA AGRONOMICO: coltura promiscua risalente all’appoderamento ottocentesco
COLTURE PREVALENTI: ulivo, vite, seminativo asciutto con cereali e leguminose
Arbusteto a prevalenza Rovo, Rosa e Prugnolo
Popolamenti arbustivi costituiti da specie spinose con presenza sporadica di specie arboree. Si sviluppano a seguito dell’abbandono di pascoli e coltivi, e in vicinanza dei calanchi, formando strutture discontinue a contatto con i boschi di Roverella e Carpino nero.
CARATTERI TOPOGRAFICI INDICATIVI
Presente in maniera abbondante ma molto frammentata in tutta la regione, si distribuisce nella fascia basale fino ad arrivare al piano montano.
CARATTERI GEOPEDOLOGICI
Substrati calcarei ricchi di scheletro.
UNITA’ FITOSOCIOLOGICHE DI RIFERIMENTO
– Prunetalia spinosae
ordine relativo agli arbusteti ed ai mantelli di vegetazione mesofitici e xerofitici, principalmente spinosi, a distribuzione Eurosiberiana e Mediterranea.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBUSTIVO
Rosa sp., Rubus sp., Lonicera sp., Cornus sp., Prunus spinosa, Amelanchier ovalis, Prunus mahaleb, Berberis sp.
TENDENZE DINAMICHE E NOTE GESTIONALI
Questa tipologia degrada spesso nel ginestreto con il quale si compenetra. Nelle zone calanchive, soggette all’erosione, l’arbusteto rappresenta il climax vegetazionale, mentre nelle altre situazioni, tende all’evoluzione verso le formazioni arboree tipiche delle fasce collinare e sub-montana. Non è consigliabile alcun intervento selvicolturale.
Latifoglie di invasione miste e varie
Popolamenti a prevalenza di aceri, frassino, ciliegio, noce ed altre latifoglie non ricollegabili ad alcun tipo o categoria originati generalmente su ex-coltivi o pascoli abbandonati.
CARATTERI TOPOGRAFICI INDICATIVI
Formazioni diffuse in tutto il territorio con esclusione delle pendici più elevate.
CARATTERI GEOPEDOLOGICI
Rilievi interni e conche intermontane.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBOREO
Fraxinus sp., Acer sp., Prunus sp., Ulmus sp., Juglans sp.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBUSTIVO
Rosa sp., Rubus sp., Lonicera sp., Cornus sp., Prunus spinosa, Spartium junceum, Cytisus sessifolius, Cytisus scoparius, Crataegus monogyna, Erica arborea, Cistus creticus. Juniperus sp.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ERBACEO
Generalmente scarso
TENDENZE DINAMICHE E NOTE GESTIONALI
I popolamenti di invasione costituenti il tipo sono in continuo aumento. Nella maggior parte dei casi è consigliabile lasciare queste formazioni alla libera evoluzione, solo nelle stazioni migliori, caratterizzate da giovani cedui o fustaie, è possibile intervenire per favorire l’evoluzione verso cenosi più stabili.
Pioppo-Saliceto ripariale
Formazioni boscate a prevalenza di salici e pioppi con frequente invasione di altre latifoglie. Alcune formazioni presentano portamento prettamente arbustivo e sono costituite quasi esclusivamente da salici il cui sviluppo è condizionato dalle periodiche esondazioni dei corsi d’acqua.
CARATTERI TOPOGRAFICI INDICATIVI
Si ritrova lungo i corsi d’acqua, sugli alvei fluviali dei fondo valle ma anche a quote più elevate lungo i corsi d’acqua secondari.
CARATTERI GEOPEDOLOGICI
Suoli poco evoluti e depositi alluvionali.
UNITA’ FITOSOCIOLOGICHE DI RIFERIMENTO
– Salicetalia purpureae
ordine relativo alle formazioni pioniere a dominanza di Salix sp. pl. e/o Populus nigra, a ridosso dei corpi idrici;
– Populetalia albae
ordine relativo alle formazioni a dominanza di Populus alba, Ulmus minor o Alnus glutinosa che si affermano sui terrazzi fluviali;
– Alnetalia glutinosae
ordine relativo alle formazioni impaludate a dominanza di Alnus glutinosa o Salix cinerea.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBOREO
Populus nigra, Salix alba, Salix purpurea, Populus alba, Populus tremula, Fraxinus excelsior, Robinia pseudoacacia, Corylus avellana, Salix eleagnos, Ailantus altissima
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBUSTIVO
Cornus sanguinea, Ligustrum vulgare, Salix eleagnos, Clematis vitalba, Corylus avellana
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ERBACEO
Equisetum telmateja, Galium aparine, Hieracium sp., Dactylorhiza maculata, Tamus communis, Melampyrum sylvaticum, ecc.
POSSIBILI CONFUSIONI
Il tipo è ben riconoscibile anche se presenta una notevole variabilità dovuta alla prevalenza dell’una (pioppo) o dell’altra specie principale (salice).
TENDENZE DINAMICHE E NOTE GESTIONALI
Queste formazioni sono generalmente lasciate libere di evolversi. Difficile prevedere una qualsiasi forma di gestione anche in funzione delle periodiche esondazioni dei corsi d’acqua che ne condizionano la struttura.
Querceto a Roverella pioniero
Boschi a prevalenza di Roverella, con carattere discontinuo, intervallati da radure a graminacee e con folto strato arbustivo ed erbaceo. Si tratta principalmente di boschi di neocolonizzazione insediatasi su ex coltivi, pascoli abbandonati ed aree percorse da incendio, già precedentemente a Roverella e attualmente ancora ad uno stadio di ricolonizzazione. La struttura è per i motivi suddetti può essere multiplana e con distribuzione irregolare, la copertura arborea è spesso ridotta e variabile. Formazioni diffuse su tutti i rilievi collinari interni e nelle conche intermontane.
CARATTERI TOPOGRAFICI INDICATIVI
Esposizioni calde, talvolta anche settentrionali, con altitudini che possono superare i 1000 m s.l.m. Diffuso nella porzione sud orientale della provincia di Chieti, in particolare nella Valle del Trigno.
CARATTERI GEOPEDOLOGICI
Rocce di natura carbonatica, suoli superficiali e poco evoluti caratterizzati da forte erosione ed affioramenti rocciosi.
UNITA’ FITOSOCIOLOGICHE DI RIFERIMENTO
– Cytiso sessilifolii-Quercetum pubescentis
L’associazione è relativa ai boschi e le boscaglie a dominanza di Roverella delle aree interne a carattere subcontinentale, su substrati prevalentemente carbonatici, a quote generalmente superiori ai 600 m.
Specie caratteristiche e differenziali: Cytisophyllum sessilifolium, Juniperus oxycedrus subsp. oxycedrus, Chamaecytisus spinescens, Rosa canina, Teucrium chamaedrys.
– Roso sempervirentis-Quercetum pubescentis
L’associazione è relativa ai boschi e le boscaglie termofile di Roverella che si affermano generalmente a quote inferiori ai 600 m. Sono caratterizzati dalla presenza di un contingente di specie sclerofille sempreverdi.
Specie caratteristiche e differenziali: Lonicera etrusca, Lonicera implexa, Clematis flammula, Rubia peregrina, Rosa sempervirens.
– Chamaeytiso hirsuti-Quercetum pubescentis
Specie caratteristiche e differenziali: Chamaecytisus hirsutus, Sesleria nitida, Quercus dalechampii, Carpinus orientalis, Loranthus europaeus, Cephalanthera longifolia, Colutea arborescens, Genista tinctoria.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBOREO
Quercus pubescens, Carpinus orientalis, Fraxinus ornus, Ostrya carpinifolia.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ARBUSTIVO
Spartium junceum, Rosa canina, Juniperus oxycedrus, Cytisus sessifolium, Crataegus monogyna, Prunus spinosa, Laburnum anagyroides, Lonicera caprifolium, Clematis vitalba, Cistus creticus e incanus.
COMPOSIZIONE PREVALENTE DELLO STRATO ERBACEO
Brachypodium rupestre, Bromus erectus, Euphorbia cyparissias, Vicia cracca, Lotus corniculatus, Acinos arvense, Orchis sp., Ophrys sp.
POSSIBILI CONFUSIONI
Si differenzia dall’orno-ostrieto pioniero per la maggiore percentuale di Roverella e dal querceto a Roverella tipico per la struttura meno lacunosa.
TENDENZE DINAMICHE E NOTE GESTIONALI
Queste formazioni non sono generalmente interessate da una forma di gestione selvicolturale. La loro importanza è legata alla grande valenza ecologica che hanno nell’ambito delle successioni forestali.