Giulia Grilli è venuta a trovarci al Peromelo durante la preparazione per Cocktail nel Bosco e ha poi scritto un bell’articolo su di noi che, orgogliosi, vi riportiamo qui:

Vi siete mai chiesti perché l’Abruzzo venga chiamato la “regione verde d’Europa”? La risposta è semplice e allo stesso tempo straordinaria. In Abruzzo, infatti, è custodito il 75% delle specie vegetali e animali dell’intero continente europeo. Tutto ciò grazie alla presenza di tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali. Basta poco, quindi, per comprendere come l’equilibrio della Madre Terra giochi un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di ogni specie vivente, compresa la nostra. Riscoprire l’importanza di preservare la natura e i tempi lenti e mutevoli che sottostanno alla crescita selvaggia di ciò che il nostro territorio ci offre sembra essere diventato l’obiettivo di giovani rivoluzionari scontenti della frenetica e avida vita urbana.

Beatrice Capone e Guido Miniero sono l’esempio della necessità delle nuove generazioni di recuperare un contatto con la natura. Dalle loro esigenze è nato, infatti, il Giardino del Peromelo.

Nell’agosto 2013 i due fidanzati acquistano un terreno nella campagna di Loreto Aprutino da anni sfruttato per la monocoltura del grano. L’idea è quella di restituire l’autenticità vegetale a quell’ettaro desertificato e ormai inaridito dalla mano dell’uomo. Nella primavera dell’anno successivo, senza alcun intervento e solo lasciando la natura libera di esprimersi, il terreno si popola di piante pioniere iniziando a riacquistare un’identità propria. Il ruolo delle cosiddette “spontanee”, infatti, è quello di colonizzare il substrato sterile e favorire il successivo insediamento di altre specie fino al raggiungimento dell’equilibrio perfetto: il bosco. Beatrice e Guido, il cui fine ultimo è quello di creare una vera e propria Food Forest, si concentrano nel frattempo sulla ricerca di piante da frutto antiche e autoctone, sfidando l’assenza di letteratura in materia e la difficile reperibilità di quelle piantine snobbate dalla pura logica commerciale secondo cui i prodotti devono essere tutti belli, grandi e standardizzati. Nasce così una rete di contatti e conoscenze che ruotano attorno a un mondo dimenticato, ma che spinge verso l’autenticità territoriale. Nella parte del terreno che costeggia il piccolo torrente, la più selvaggia e boscosa, i due giovani scoprono anche la presenza di piante particolari come il Peromelo, che dà per l’appunto il nome al giardino, e un albero di mele dalla polpa rossa.

La necessità di condividere una realtà diversa e possibile, emblema dell’essenza vitale della Madre Terra, convince Beatrice e Guido ad allargare la famiglia istituendo un’associazione dentro la quale orbitano nuovi amici: Martina, Andrea, Luca, Eleonora, Francesco, Manuel. Nasce parallelamente l’idea di organizzare eventi culturali. In primavera e in autunno, infatti, il Peromelo si popola di curiosi e appassionati della riscoperta del legame con la natura nei corsi di Erboristeria Selvatica, Laboratorio di propagazione, Cocktail nel bosco. Si impara così a riconoscere le piante, le loro proprietà, conservazioni e trasformazioni, a coltivarle tramite innesto semina o talea, a utilizzare le spontanee nel mondo della miscelazione per creare cocktail dai sapori nuovi e selvatici, perché tutto ciò che è presente nel terreno è commestibile o può avere un utilizzo officinale.

Per entrare a far parte di questa famiglia “green” bisogna avere sensibilità nei confronti della campagna, la voglia di interrompere la vita frenetica, la volontà di godere delle piccole cose e dei misteri della natura. Abbandonarsi ad un tempo che ha battiti diversi, coprirsi per non pungersi, sporcarsi un po’ le mani e rivalutare il bisogno di rispettare il proprio territorio.

Ma quale sarà il futuro del Peromelo? Il progetto è quello di istruire le nuove generazioni, organizzando corsi e passeggiate per i più piccoli perché, come afferma Beatrice: “se si vuole cambiare il mondo bisogna farlo attraverso i bambini”.

Grazie Giulia! Siamo lusingati e onorati: il tuo è il primo articolo sul Peromelo e per noi è molto speciale! Torna a trovarci 🙂