Quando abbiamo montato la Yurta, pur essendo in 10 (si consigliano 3-4 persone per il montaggio), le istruzioni erano davvero approssimative e abbiamo fatto mille errori che ora vorremmo correggere.

La base che abbiamo costruito (la Yurta arriva senza pavimento) è quadrata e ci siamo accorti che gli angoli che rimanevano fuori dalla yurta raccoglievano troppa acqua quando pioveva.
In questo modo l’acqua iniziava ad entrare dentro la yurta, a dispetto del cordolo di protezione lungo tutto il perimetro.

Ora Guido sta costruendo una base ottagonale (uno scherzetto, eh?) che coinciderà più o meno con la forma circolare della yurta.

Poi abbiamo aspettato che tornasse Luca in Italia e in un giorno lui e Guido hanno smontato e “stockato” tutto.

Wild camping

Ma il vero motivo per cui abbiamo smontato la yurta, che ha comunque una sua vocazione nomade molto forte, è che non la volevamo più nella ‘civile’ piazzetta di tufo. E’ una tenda, ha senso in mezzo alla natura.

La spostiamo “in mezzo alle fratte”, circondata da aceri, lavande, albicocchi, mentuccia, e tutte le altre piante del Peromelo.

Il risveglio deve essere una meraviglia lì… non vedo l’ora di vedere il risultato!