Il Biancospino è una pianta generosissima. E’ tipica dei nostri campi, quindi molto facile da incontrare, fiorisce copiosa e si ricopre di bacche rosse in Autunno.

E’ una pianta che dà forza, tonifica, ma lo fa con delicatezza, come delicati sono i suoi fiori.

Il Biancospino è la pianta del cuore per eccellenza.

NELLA TRADIZIONE ERBORISTICA

Come rimedio erboristico regolarizza il battito cardiaco, aiuta contro le tachicardie, nutre e tonifica, rafforzando l’intero sistema circolatorio. E’ meraviglioso nella sua capacità di tonico cardiaco ed ha la capacità di stimolare o deprimere il cuore e il sistema circolatorio in risposta ai bisogni del corpo.

E’ utile per malattie cardiache degenerative, debolezza del sistema cardiovascolare, insufficienza cardiaca, malattie coronariche, iper e ipotensione, angina, endocardite, dispnea, edema, varici.

Come prevenzione, il Biancospino aiuta a mantenere e migliorare la struttura del tessuto connettivo del cuore, dei vasi sanguigni e linfatici. Il che aiuta queste strutture a invecchiare bene e a prevenire lesioni; il suo effetto vasodilatatore aiuta anche ad alleviare la cattiva circolazione dovuta all’invecchiamento.

L’azione delicata del Biancospino è lenta e profonda e dovrebbe essere presa da uno a tre mesi per effettuare un cambiamento. Se usato a lungo termine, porta equilibrio al cuore , aiutando veramente e profondamente a correggere le tendenze in eccesso o carenti, mentre rivitalizza sia la funzione che la struttura.

L’ANSIA DEL CUORE

Il Biancospino è la pianta del cuore anche in senso simbolico: si dice che sia l’erba dei cuori affranti, conforta un cuore nervoso ed agisce sulle condizioni ad esso associate, come palpitazioni e aritmia.

Aiuta anche ad alleviare i sintomi di agitazione nervosa come ansia, depressione e persino insonnia. Aiuta ad aprire il cuore consentendo una più facile espressione delle emozioni.
Sharol Tilgner spiega che “il biancospino è indicato per condizioni cardiache nervose irritabili, [comprese] quelle legate a un dolore emotivo o spirituale dovuto a una disconnessione con lo spirito, in combinazione con una digestione debole o lenta”.

LE ALTRE TRADIZIONI

Le nostre ricette tradizionali prevedono perlopiù l’uso di fiori e foglie, ma in autunno il Biancospino regala anche preziosissime bacche, che invece nella tradizione erboristica dell’America del Nord sono molto usate. In generale trovo che nell’erboristeria nordamericana il Biancospino sia sfruttato di più e siano presenti più ricette.

I Nativi Americani la usavano anche in decotto di radici per alleviare la diarrea e la dissenteria, così come la Medicina Cinese considera le bacche riscaldanti e aspre e le propone nel trattamento della digestione stagnante, associata a gonfiore, dolore e diarrea.
Infatti le bacche possono essere usate per trattare la sindrome dell’intestino irritabile per alleviare il gas correlato, la stitichezza e il morbo di Crohn.

RICETTE COL BIANCOSPINO

Riporto qui, semplificate, alcune ricette interessanti, tratte da Herbal Academy, che prevedono anche l’uso delle bacche.

INFUSO NOTTURNO
1 cucchiaio di foglie di Biancospino
1 cucchiaio di fiori di Biancospino
1 cucchiaio di bacche di Biancospino
1 lt d’acqua

  1. Aggiungi foglie, fiori e bacche di Biancospino in un barattolo con coperchio
  2. Versa l’acqua appena bollita sulla droga
  3. Chiudi il coperchio e lascia riposare l’infusione durante la notte o per almeno 10 ore
  4. Filtra al mattino e gusta per tutto il giorno (a temperatura ambiente o tiepida)

TISANA INVERNALE
1 cucchiaio generoso di bacche secche (o fresche, raddoppiando la dose)
2 tazze d’acqua

  1. Mettere le bacche secche in acqua per tutta la notte, per farle ammollare
  2. Fai un decotto di Biancospino, mantenendo il fuoco basso e coprendo con un coperchio
  3. Dopo l’ebollizione, fai cuocere per 15-20min
  4. Filtra

PS: Le malattie cardiache sono gravi e non devono essere autotrattate, per l’uso chiedere sempre ad uno specialista.